venerdì 1 gennaio 2021

RODOLFO VIVALDI Socio Fondatore e Presidente

Rodolfo Vivaldi, genovese convinto, ha esercitato per molti anni, causa tradizione di famiglia, la professione del farmacista. Sposato con la paziente Simonetta, autrice di gustosi libri d'azione, esibisce con orgoglio, come la madre dei Gracchi, la figlie Isabella e Carlotta e i quattro nipoti.  
Si considera un cristiano imperfetto pur confidando in un bonario giudizio finale. Devoto cultore dell'amicizia è  solito pensare “un esercito di amici combatte al mio fianco!”. Riguardo alla cultura tutto iniziò sotto la guida severa e sagace della “Signora Maestra”, molto tempo addietro, alla Scuola Elementare di Stato Generale Cantore. Poi la Scuola Media Andrea D'Oria e infine il liceo classico all'Istituto Arecco, sotto la guida dei Padri Gesuiti. 
In quegli anni fervidi di studi e di scoperte, ebbe la fortuna di frequentare personaggi come Padre Angelo Arpa SJ, Padre Carlo M. Vergnano SJ; avere come Maestri il latinista Mario Vattione e il Prof. Cesare Serena, educatore colto e di profonda umanità, ascoltare le lezioni di Storia dell'Arte del prof. Gianvittorio Castelnovi. 
L'ambiente era adatto per coltivare le curiosità letterarie, storiche, artistiche e di altri settori della cultura verso cui era portato fin da giovanissimo. 
Maturata la struttura mentale di un conservatore prezzoliniano con tendenza al tradizionalismo, e da sempre studioso della figura morale e intellettuale di Giovannino Guareschi, ha pubblicato nel 2013 un saggio dal titolo “Guareschi e Céline due grandi del '900”, nel quale manifesta la sua gratitudine morale e intellettuale nei confronti del primo e l'ammirazione per il secondo, deprecando l'ingiustizia di cui entrambi furono vittime. Sempre a Guareschi ha dedicato negli ultimi anni due convegni; il primo, svoltosi all’Hotel Bristol, dal titolo “Un umorista nei Lager” (2008) con proiezioni di video e letture tratte dal “Diario clandestino”. 
Il secondo convegno (2010) al Teatro della Gioventù, stracolmo di pubblico, durante il quale furono presentati anche due libri sull’autore emiliano. 
Per l’occasione intervenne anche la figlia Carlotta Guareschi. 
Sempre per suo precipuo interessamento, a Genova è stata anche intitolata al grande umorista “Piazzetta Giovannino Guareschi, giornalista e scrittore”, e nuovamente era presente all’inaugurazione la figlia del grande scrittore, Carlotta, e il Presidente del club “I ventitré”, il noto giornalista Egidio Bandini. 
Inoltre, memore forse dell'atmosfera respirata durante la giovinezza presso la Compagnia di Gesù, si è cimentato in un commento-racconto sull'episodio evangelico delle Nozze di Cana, facendone oggetto di una personale riflessione sulla Chiesa di oggi e di ieri, rispettando l'ottica di un “cristiano qualunque”, alieno da neo-teologie e/o improbabili misticismi (“Le nozze di Cana” ed. Solfanelli. 2016).
Legge e scrive molto ed è socio fondatore e attuale presidente dell'Associazione Culturale “Homines Cura Iuvat”, con la quale ha promosso convegni, incontri e conversazioni sui più disparati argomenti, come le vaccinazioni, la geriatria, ma anche la storia, la letteratura, l'arte e la filosofia, la religione e l'ateismo. 
Come presidente di “Homines Cura Iuvat” ha promosso nel 2016 un convegno dal titolo “La luce dell’Occidente”, della durata di due giorni, che si svolse a Palazzo Ducale nella “Sala delle letture e conversazioni scientifiche. All’evento parteciparono, come relatori, delle figure di primo piano della cultura italiana, tra le quali Enzo Baldini, Stefano Monti Bragadin, Marcello Veneziani. Annullati all’ultimo minuto per “allerta meteo” gli interventi di Dario Antiseri e Franco Cardini. 
Nel 2017 organizzò nella “Sala del capitano” di Palazzo san Giorgio, il Convegno storico-economico “La Repubblica di San Giorgio. Finanza, Denaro, Potere”, aperto dal Vice Sindaco Stefano Balleari. Fra gli oratori il Prof. Carlo Vivaldi Forti, la Prof.ssa Gabriella Airaldi, il Prof. Stefano Monti Bragadin, e altri fra giornalisti e storici, non meno illustri. 
Nello stesso anno ho organizzato, col titolo “Le attese del vecchio”, cinque incontri sul tema della geriatria, tanto attuale nella moderna società, insieme al Prof. Luigi Fenga relatore principale e autore del libro con lo stesso titolo del convegno. 
Ha sostenuto con entusiasmo l’iniziativa di fondare l’Associazione “Domus Cultura”, di cui è Presidente, associazione che, con il valido aiuto dei soci, ha già promosso molti eventi particolarmente importanti per Genova e per i genovesi. Ha in mente di scrivere una autobiografia, utile soprattutto a se stesso per ricordare le cose più gradevoli e significative della sua oramai lunga vita. Resta da evidenziare soltanto la sua incrollabile convinzione che la cultura migliora gli uomini trasformandoli in creature piú sensibili, piú tolleranti, piú vicine all’essere umano delineato nei millenni dal cristianesimo.